Alias
Il mistero della nota variabile
Storie/L’evoluzione della canzone nel corso degli ultimi due secoli Come la musica tradizionale ha lasciato spazio a nuove forme sonore. Si impongono jazz, blues, rock’n’roll e altri generi. Da «’O sole mio» a «No Woman, No Cry»
«No Woman, No Cry», 45 giri di Bob Marley & The Wailers, stampa tedesca del 1975
Storie/L’evoluzione della canzone nel corso degli ultimi due secoli Come la musica tradizionale ha lasciato spazio a nuove forme sonore. Si impongono jazz, blues, rock’n’roll e altri generi. Da «’O sole mio» a «No Woman, No Cry»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 24 giugno 2023
Si può parlare di canzone moderna già da fine Ottocento, quando il folklore diventa un prodotto organizzato in forme autoriali, grazie a un’industria dello spettacolo in grado di imporre fenomeni locali a livello planetario. Sono le cosiddette musiche urbane, per l’ascolto e per il ballo, per via della nascente tecnologia discografica, a imporre nuovi gusti e inediti scenari sul piano dello svago, dell’arte, del comportamento, della cultura anche politica e sociale. Fino agli anni Settanta del secolo scorso il predominio statunitense e poi angloamericano è relativo: già accanto a stili come il dixieland, lo swing, le classiche song, il boogie,...