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Il mito dell’altalena

Il mito dell’altalenaSwing (Fragonard, 1767 circa)

Ultraoltre Alle origini la sfera del mito e del suo rito appare molto più ampia e decisamente meno tinteggiata di toni oscuri rispetto al mito greco, essendo certamente presente il tema della morte ma, più ancora quello della rinascita

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 12 luglio 2014
«Luce luce lontana, più bassa delle stelle, quale sarà la mano che ti accende e ti spegne? Ho visto Nina volare tra le corde dell’altalena, un giorno la prenderò come fa il vento alla schiena…». Così Fabrizio De Andrè poetizza, e dunque rinnova, una vecchia storia: quella di Erigone, la vergine sposa di Dioniso trasformata poi in costellazione, che fondò il mito dell’altalena. Ma che senso ha ricercare queste ascendenze arcaiche, richiamare i significati sacri, gli usi visionari? In fondo l’altalena è solo un gioco, un innocente passatempo per bambini che però, qui sta l’arcano, mai lascia indifferenti, sempre turba...

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