Politica
Il modello Lombardia «negli anni ha sabotato la sanità sul territorio»
Intervista Da Formigoni in poi sono stati privilegiati gli ospedali e i privati. «Hanno chiuso poliambulatori, servizi di riabilitazione, punti di prelievo. Spesso sono stati accorpati servizi territoriali di territori diversi, in nome dell’efficienza», dice il vicepresidente del consiglio regionale Carlo Borghetti (Pd)
Settembre 2018, la posa della prima pietra del nuovo Polo Chirurgico e delle Urgenza dell'Ospedale San Raffaele di Milano; in basso Carlo Borghetti – LaPresse
Intervista Da Formigoni in poi sono stati privilegiati gli ospedali e i privati. «Hanno chiuso poliambulatori, servizi di riabilitazione, punti di prelievo. Spesso sono stati accorpati servizi territoriali di territori diversi, in nome dell’efficienza», dice il vicepresidente del consiglio regionale Carlo Borghetti (Pd)
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 5 giugno 2020
La pandemia ha portato alla luce gli squilibri del modello sanitario lombardo, che ha privilegiato la sanità privata a danno di quella pubblica e i grandi ospedali rispetto ai servizi territoriali. È un processo esploso nell’era Formigoni, proseguito in quella di Maroni e oggi difeso dall’attuale governatore Fontana. Già prima dell’emergenza l’opposizione in regione aveva lanciato l’allarme, rivendica oggi Carlo Borghetti del Partito Democratico, vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia. «Mentre nell’ambito della medicina ospedaliera probabilmente la Lombardia è la migliore regione in Italia, gli indicatori che valutano i livelli essenziali di assistenza e che tengono conto anche della sanità...