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Il momento del dovere e della coscienza
Auschwitz
«Mai più» La memoria della Shoà è per raccogliersi nel lutto, per trasmettere la conoscenza dell’orrore assoluto, per il dovere pedagogico di formare le nuove generazioni perché formino anticorpi contro l’antisemitismo, il razzismo, l’antiziganismo, contro l’odio per le minoranze e le alterità e perché guardino al loro simile come ad un fratello
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 28 gennaio 2023
Ogni anno come nel succedersi delle stagioni, da vent’anni a questa parte, arriva la breve ma densa stagione della memoria. La memoria della Shoà è per raccogliersi nel lutto, per trasmettere la conoscenza dell’orrore assoluto, per il dovere pedagogico di formare le nuove generazioni perché formino anticorpi contro l’antisemitismo, il razzismo, l’antiziganismo, contro l’odio per le minoranze e le alterità e perché guardino al loro simile come ad un fratello. Questo è ciò che ci aspetteremmo dal «Giorno della Memoria». Ma da alcuni anni, per la verità già dopo un lustro dalla sua istituzione, ho cominciato a provare un crescente...