Cultura
Il mondo botanico è migrante
Intervista Un incontro con l'artista brasiliana Maria Thereza Alves, ospite all'iniziativa Rural Design Week. «Terra, sassi, legni, sabbia, utilizzati come zavorre per stabilizzare il peso del cargo trasportavano i semi dai luoghi di provenienza, che poi crescevano a fianco della flora locale»
Maria Thereza Alves, «This is not an apricot», 2009
Intervista Un incontro con l'artista brasiliana Maria Thereza Alves, ospite all'iniziativa Rural Design Week. «Terra, sassi, legni, sabbia, utilizzati come zavorre per stabilizzare il peso del cargo trasportavano i semi dai luoghi di provenienza, che poi crescevano a fianco della flora locale»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 20 giugno 2019
I progetti di Maria Thereza Alves si basano su istanze investigative che nascono dall’analisi della storia dei luoghi da lei visitati. Un’opera di scavo che intende far riemergere la storia coloniale e la rete di relazioni commerciali dei diversi paesi in cui ha operato (Brasile, Messico, Senegal, Europa) attraverso indagini di carattere geografico, storico e socio-economico. Nata a San Paolo, in Brasile, nel 1961, Alves si trasferisce a New York con la famiglia per fuggire alla dittatura militare. Nel 1986 è tra i fondatori del Partito Verde. L’interesse per l’ambiente naturale e la difesa di diritti umani delle popolazioni indigene...