Cultura
Il mondo dei robot disincantati
Intelligenza artificiale Un percorso di letture intorno alle capacità delle «machine learning». Dalla «Politica del’algoritmo» affrontata dalla rivista Aspenia alle «critiche» di Eric Sadin. La matematica Hannah Fry in «Hello World» rivendica l’importanza della consapevolezza. Oltre due decenni dopo, l’attualità del noto libro «Manifesto Cyborg» di Donna Haraway
Intelligenza artificiale Un percorso di letture intorno alle capacità delle «machine learning». Dalla «Politica del’algoritmo» affrontata dalla rivista Aspenia alle «critiche» di Eric Sadin. La matematica Hannah Fry in «Hello World» rivendica l’importanza della consapevolezza. Oltre due decenni dopo, l’attualità del noto libro «Manifesto Cyborg» di Donna Haraway
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 17 luglio 2019
Una presenza abituale, tale da costituire per gli umani una seconda natura. Le macchine, tanto più se considerate intelligenti, ormai svolgono attività un tempo prerogativa di uomini e donne. Non solo si applicano su lavori manuali faticosi e talvolta pericolosi, ma compiono anche operazioni considerate cognitive, intellettuali. E le fanno modificando la realtà. Sono cioè macchine intelligenti e dunque performative, mettendo in discussione il dominio della specie umana sulla realtà. Il panorama dal quale in molti partono è quello più facile: l’automazione riuscirà a favorire una crescita di posti di lavoro superiore a quelli cancellati? E poi: le machine learning...