Cultura
Il mondo in un tappeto
Intervista Un incontro con l'artista azero Faig Ahmed, alla sua prima personale italiana presso la galleria Montoro12 Contemporary Art. Con il 3D rompo la tradizione e invito al cambiamento, anche nella società dell'Azerbaijan
L'opera «Invert» di Faig Ahmed
Intervista Un incontro con l'artista azero Faig Ahmed, alla sua prima personale italiana presso la galleria Montoro12 Contemporary Art. Con il 3D rompo la tradizione e invito al cambiamento, anche nella società dell'Azerbaijan
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 31 marzo 2015
Sono gli elementi stessi del pattern a trovare una nuova definizione all’interno dell’opera, per Faig Ahmed (è nato a Baku nel 1982, dove vive e lavora) sperimentare è un aspetto fondamentale del processo creativo. Nei suoi tappeti, a cui si dedica dal 2007 – anno in cui partecipò alla Biennale di Venezia nel padiglione dell’Azerbaijan; nell’edizione 2013 era invece tra gli artisti di Love me, Love me not organizzato dalla Yarat Foundation di Baku – esplora il complesso rapporto tra tradizione e modernità partendo dalla riflessione sulla forma e sul significato degli elementi decorativi. Rompere con la tradizione significa anche...