Alias
Il mulino di comunità, utopia tangibile
Reportage A Castiglione d'Otranto, nella cooperativa dove l'esperienza di fare rete non è uno slogan, ma costruisce un orizzonte possibile
«Una delle nostre pareti vede un murales dei due artisti napoletani Cyop e Kaf, che tramite un passaparola hanno ascoltato la storia di Castiglione e sono voluti andare a omaggiare i ragazzi per la loro avventura sociale»
Reportage A Castiglione d'Otranto, nella cooperativa dove l'esperienza di fare rete non è uno slogan, ma costruisce un orizzonte possibile
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 11 dicembre 2021
Il paesaggio è lugubre, avvolti nella nebbia gli alberi d’ulivo secolari appaiono come una foresta stregata, rami penzolanti sembrano abnormi mani secche piene di spilli che si allungano per abbracciare il passante, intimorirlo, afferrarlo per stritolarlo dentro il tronco essiccato. Le ore passano e durante la mattinata la foschia si va diradando, ma quel senso di oppressione e di tristezza dovuta al passaggio della xylella rimane incollato alle pupille. «Negli anni sessanta tutti emigravano, i contadini erano visti come dei braccianti poveri che a malapena riuscivano a mandare avanti la famiglia, un lavoro denigrato, così nei decenni successivi si è...