Visioni

Il muro invisibile del millennio

Il muro invisibile del millennioElia Suleiman in Il paradiso probabilmente

Al cinema In sala «Il paradiso probabilmente», il nuovo film di Elia Suleiman, un viaggio da Nazareth a Parigi e a New York tra le ossessioni per la sicurezza e le politiche liberiste di povertà, alla ricerca di un Eden impossibile. E se la Palestina fosse diventata il resto del mondo?

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 5 dicembre 2019
C’è qualcosa di speciale nel cinema di Elia Suleiman che comincia in quella capacità di inventare nelle proprie immagini una forma espressiva sintonizzata a una condizione esistenziale in cui la rabbia soffocante dell’immobilismo (politico, sociale) si manifesta sempre nella lente dell’ironia, nell’umorismo disperato e silente di paradossi e violenze. Forse tutto parte dalla sua biografia, dalla nascita a Nazareth, nel 1960; arabo in territorio israeliano, cristiano tra i musulmani, lascia presto il suo paese, vive a Londra e poi a New York anche se la Palestina è il punto di partenza e il riferimento di tutta la sua opera che...

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