Cultura

Gioie e dolori di un museo

Gioie e dolori di un museo

Capodimonte Cosa cambia con il direttore-manager Sylvain Bellenger. Tra progetti, riallestimenti di collezioni, mostre contemporanee, ristoranti e Costa Crociere. Un progetto prevedeva il recupero della vocazione produttiva del «Real Bosco», ma ora sembra bloccato

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 16 luglio 2016
«L’Italia volta pagina»: così il ministro Dario Franceschini aveva annunciato a dicembre 2014 la firma del decreto che ha istituito venti musei autonomi, staccandoli dalle soprintendenze. Il museo napoletano di Capodimonte è tra questi: da ottobre 2015 a dirigerlo c’è lo storico dell’arte francese Sylvain Bellenger, selezionato con un bando internazionale. Il compito assegnatogli dalla riforma è guidare come un manager un istituto, con un suo cda e comitato scientifico, «dotato di autonomia, che svolge funzioni di tutela e valorizzazione delle raccolte». La norma sottolinea: «I nuovi direttori dei musei elaboreranno i progetti di valorizzazione per consentire un’immediata messa a...

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