I segretari di Fim, Fiom e Uilm sotto palazzo Chigi per chiedere di salvare Taranto e l'ex Ilva – Foto LaPresse
Lavoro
Il natale di Taranto tra l’incubo dei licenziamenti e il Comune in bilico
Ex Ilva Fim, Fiom e Uilm sotto palazzo Chigi: Meloni intervenga togliendo il controllo a Mittal
Pubblicato 12 mesi faEdizione del 12 dicembre 2023
Davide ha 50 anni ed è in cassa integrazione dallo scorso aprile. Ogni mese percepisce uno stipendio di circa 1000 euro con cui sfama due figli e paga 350 euro di affitto. Agli inizi del nuovo anno la cassa terminerà, e Davide non percepirà più nemmeno quei soldi. Scatteranno i licenziamenti collettivi. Come lui, sono qualche migliaio i lavoratori che, se la situazione dovesse rimanere questa, nel 2024 potrebbero non ricevere più un salario dall’industria metalmeccanica. Sono i lavoratori dell’indotto dell’ex Ilva di Taranto. DAVIDE ABITA IN CITTÀ e lavora all’interno della fabbrica da 15 anni. È impiegato nella manutenzione...