Internazionale
Il no del Bangladesh al rimpatrio forzato dei rohingya
Myanmar Dopo gli appelli dell'Onu e di Amnesty International, le autorità bangladesi fermano il rientro di 150 rifugiati. Nessuna sicurezza né protezione con il regime birmano responsabile del loro genocidio
Rifugiati rohingya durante la fuga in Bangladesh – LaPresse
Myanmar Dopo gli appelli dell'Onu e di Amnesty International, le autorità bangladesi fermano il rientro di 150 rifugiati. Nessuna sicurezza né protezione con il regime birmano responsabile del loro genocidio
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 16 novembre 2018
I manufatti sui fiumi che separano due Paesi molto spesso li chiamano ponti dell’amicizia. Non fa eccezione quello che congiunge a Ghumdhum il distretto bangladese di Bandarban allo Stato birmano del Rakhine dove ieri 150 Rohingya, ossia una trentina di famiglie, avrebbero dovuto iniziare un rimpatrio che in teoria dovrebbe segnare l’inizio del ritorno a casa di quasi un milione di persone scappate negli anni dalle maglie della repressione birmana. Ma ieri, a sorpresa ma non senza forti pressioni internazionali, il rimpatrio è stato cancellato. Quel ponte è del resto un posto davvero sinistro se solo otto mesi fa i...