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Il No e le responsabilità della crisi
Referendum Se c’è un «trappolone», Zingaretti se l’è costruito da sé
Referendum Se c’è un «trappolone», Zingaretti se l’è costruito da sé
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 3 settembre 2020
Non è votando No al referendum costituzionale che si «destabilizza» il governo; non è l’opposizione a questo sconsiderato taglio del parlamento «la clava» con cui si colpisce il Pd, come sostiene il suo segretario. Se c’è un «trappolone», Zingaretti se l’è costruito da sé. Accettando di votare gratis una riforma improvvisata, che aggrava la crisi della rappresentanza e consegna una vittoria postuma agli appannati campioni dell’antiparlamentarismo. Gratis, perché com’era evidente da principio non c’è contrappeso costituzionale in grado di «riequilibrare» un’amputazione che è innanzitutto simbolica. Non basterebbe neanche una migliore legge elettorale, che peraltro non c’è e non ci sarà...