Cultura

Il nodo della sopraffazione

Il nodo della sopraffazione

Colonialismi Tra fascismo e governo del corpo delle donne. Ne parla la storica e femminista Liliana Ellena. «È evidente come alcuni monumenti non sono tracce della storia ma della sua cancellazione. Il punto è iniziare a individuare delle parole per dire quella violenza e discutere di come in Italia abbia assunto precise connotazioni di genere. Non è un caso che da noi la letteratura postcoloniale in riferimento al Corno d’Africa sia stata scritta dalle donne perché è il segno di una ferocia specifica»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 giugno 2020
Le voci e i termini con cui si pone un dibattito ne orientano l’andamento mettendone in luce certi aspetti e oscurandone altri. C’è chi chiama questa operazione framing o in francese cadrage: in italiano potremmo dire cornice interpretativa e non è questione di filologia ma un nodo politico che riguarda la costruzione del senso comune, che non è neutro bensì frutto di precisi rapporti materiali e posizionamenti sociali. La rivolta globale antirazzista di queste settimane (e la genealogia teorico-politica da cui discende) ci invita a una rimessa in discussione dei refrain, delle figure intoccabili, dei simboli e dei monumenti attorno...

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