Visioni
Il nostro «Stato transitorio» va in scena sull’agorà
A teatro Gerarchie, poteri, sbocchi, possibilità di confronto, insomma l’intera vita «democratica» in senso classico, tornano a rischio. Il teatro, anzi il «fare teatro», torna così ad essere per i cittadini di Monticchiello la grande chance per superare problemi e costrizioni, paure e limitazioni imposte
«Stato transitorio» – foto di Emiliano Migliorucci
A teatro Gerarchie, poteri, sbocchi, possibilità di confronto, insomma l’intera vita «democratica» in senso classico, tornano a rischio. Il teatro, anzi il «fare teatro», torna così ad essere per i cittadini di Monticchiello la grande chance per superare problemi e costrizioni, paure e limitazioni imposte
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 27 luglio 2019
Gianfranco CapittaMonticchiello (Siena)
Da sempre, da quando hanno iniziato a «mettersi in scena» una estate dopo l’altra a partire dagli anni 60, gli abitanti di Monticchiello, nelle loro belle mura affacciate sulla Val d’Orcia, hanno dialogato col mondo della loro terra e con quello di fuori, grazie alla capacità di usare il proprio vissuto e la propria memoria per farne terreno di incontro e di dialogo con qualsiasi spettatore arrivasse. Un tempo prevaleva la civiltà contadina e la sua modernizzazione, che ha voluto dire anche nuovi rapporti sociali da conquistare con lotte e fatica; e non minore è stata l’attenzione agli anni della...