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Il paesaggio scorre come l’acqua

Il paesaggio scorre come l’acquaSara Cwynar, dal film «Colour Factory», 2017

Mostre Nello spazio Photogallery del Mast di Bologna, la collettiva che ospita i progetti dei quattro finalisti del premio della Fondazione, vinto ex aequo dalla canadese Sara Cwynar e dal giapponese Sohei Nishino

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 10 febbraio 2018
Il fallimento del linguaggio di fronte all’ambiguità del colore, alla sua percezione distorta e inafferrabile, l’impossibilità di consegnare confini certi alle gamme cromatiche che ci circondano, e insieme la loro continua standardizzazione ad opera delle industrie, che creano un universo sgargiante a uso e consumo di chi rincorre i feticci del desiderio. E, dall’altra parte, la visione frammentata, da riassemblare filosoficamente nello sguardo dell’osservatore, accogliendo prospettive diverse, da vicino e da lontano, «sfocando» l’unicità a favore della ripetizione. Soprattutto, anche qui, il protagonista è un elemento imprendibile: l’acqua che scorre del fiume Po. Sono queste le due «macro-aree» di intervento...

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