Alias
Il paradosso del mondo
Biennale Donna Un incontro con l'artista argentina Amalia Pica, invitata alla rassegna ferrarese dal titolo «Silencio Vivo», dedicata all'America Latina
The wireless way in low visibility, 2013 – Courtesy, l'artista e König Galerie, Berlino
Biennale Donna Un incontro con l'artista argentina Amalia Pica, invitata alla rassegna ferrarese dal titolo «Silencio Vivo», dedicata all'America Latina
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 23 aprile 2016
Manuela De LeonardisFERRARA
Amalia Pica (Nequén, Argentina 1978, vive e lavora a Londra) è la più giovane tra le quattro artiste – Ana Mendieta, Anna Maria Maiolino e Teresa Margolles – scelte per la XVI Biennale Donna di Ferrara Silencio vivo, a cura di Lola G. Bonora e Silvia Cirelli (visitabile fino al 12 giugno). Cresciuta in Argentina ascoltando la musica di Luis Alberto Spinetta e guardando (almeno all’inizio dei suoi studi, quando era allieva alla Escuela Nacional de Bellas Artes Prilidiano Pueyrredón di Buenos Aires, dove si è laureata nel 2003) al lavoro di artisti come Victor Grippo, Cildo Meireles, Lygia Clark...