Politica
Il pasticcio delle periferie
Per rimediare al taglio dei fondi per le periferie, votato da tutte le opposizioni con la maggioranza, i comuni chiedono di convocare una conferenza stato regioni in modo da soddisfare le osservazioni della Corte costituzionale. Ma ne hanno appena tenuta una sullo stesso argomento
La ministra per gli affari regionali Erika Stefani
Per rimediare al taglio dei fondi per le periferie, votato da tutte le opposizioni con la maggioranza, i comuni chiedono di convocare una conferenza stato regioni in modo da soddisfare le osservazioni della Corte costituzionale. Ma ne hanno appena tenuta una sullo stesso argomento
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 10 agosto 2018
A ottenere la dichiarazione di incostituzionalità della norma sul piano periferie, aprendo così la strada all’emendamento inserito il 6 agosto scorso nel decreto milleproroghe che congela alcuni fondi e adesso provoca la rabbia di molti sindaci e del Pd che pure l’ha votata al senato, sono stati il presidente leghista del Veneto Zaia che ha presentato ricorso alla Corte costituzionale e l’avvocato della regione Antonini che venti giorni fa maggioranza e opposizione hanno promosso a giudice costituzionale. La polemica politica travolge tutto, e solo ieri il presidente dell’Anci Decaro (Pd) ha trovato una soluzione da proporre al governo per rimediare...