Lavoro

Il paternalismo digitale di Stato controllerà la moralità dei consumatori poveri

Il paternalismo digitale di Stato controllerà la moralità dei consumatori poveri

Workfare & società della sorveglianza Nel giorno più caldo delle trattative sul Documento di Economia e Finanza (Def) il vicepremier ministro del lavoro e dello sviluppo Luigi Di Maio ha fornito nuovi dettagli sul progetto di sussidio di ultima istanza vincolato al lavoro gratuito e alla formazione obbligatoria impropriamente definito «reddito di cittadinanza»: «Sarà erogato su una carta elettronica. Permette la tracciabilità, non le spese immorali»

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 4 ottobre 2018
Lo Stato del paternalismo digitale governerà i poveri, italiani e li obbligherà a spendere tutto il sussidio di ultima istanza vincolato al lavoro obbligatorio definito impropriamente «reddito di cittadinanza». «Sarà erogato su una carta. Permette la tracciabilità, non l’evasione o le spese immorali» sostiene il vicepremier Luigi Di Maio. Dalla «carta d’identità elettronica» – è l’ipotesi del Commissario straordinario per l’«agenda digitale» Diego Piacentini, già manager Amazon, che realizzerà il dispositivo – dovrà essere speso il 75% del credito per acquisti che «assicurano la sopravvivenza minima dell’individuo» (Di Maio). In questa visione crudamente realistica è stato rispolverato un concetto dell’antropologia...

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