Politica
Il Pd, l’ora delle faide e il giorno del giudizio
Democrack E' l’ora del tutti contro tutti a colpi di opposte missive. Epifani: «Pronti a qualsiasi cosa, aspettiamo il 30 luglio». Il segretario: non leghino il governo ai guai del Cav. I suoi blindano Letta: «Se il Pdl si dissocia dal capo, si va avanti». Fra i dem è rivolta. Renzi scommette sulla crisi. E il congresso rischia di nuovo di slittare
Enrico Letta, il presidente del consiglio – Eidon
Democrack E' l’ora del tutti contro tutti a colpi di opposte missive. Epifani: «Pronti a qualsiasi cosa, aspettiamo il 30 luglio». Il segretario: non leghino il governo ai guai del Cav. I suoi blindano Letta: «Se il Pdl si dissocia dal capo, si va avanti». Fra i dem è rivolta. Renzi scommette sulla crisi. E il congresso rischia di nuovo di slittare
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 12 luglio 2013
Daniela PreziosiRoma
No, non è successo nulla, solo uno stop ai lavori d’aula, poche ore. Però sì, è gravissimo, il Pdl ricatta il governo. Il giorno dopo il sì allo stop parlamentare chiesto dal Pdl per ritorsione contro i giudici che hanno anticipato l’udienza del Cav sui diritti tv, il Pd è come un campo di battaglia il giorno dopo la sconfitta: crociati moribondi che da terra ancora si inveiscono contro. Scagliandosi lettere minatorie. La figuraccia è grande, Renzi se n’è prontamente dissociato, Epifani ripara dicendo tutto e il contrario: «Stop ai lavori? Ma oggi l’aula lavora». Quindi non è successo nulla?...