Politica
Il Pd si beve l’articolo 18
Jobs Act Sì di tutti i senatori in Commissione al nuovo contratto, ma il partito resta diviso. Damiano minaccia un «ping pong» del testo. Sel e M5S si alzano senza votare. E Sacconi stappa lo spumante, in siciliano: «Comu finisci, si cunta. Ne riparliamo alla fine. Ma intanto io festeggio già ora, non mi pare che altri lo facciano»
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/09/18/19 prima foto francesco corradini tam tam 21 – Francesco Corradini - Tam Tam
Jobs Act Sì di tutti i senatori in Commissione al nuovo contratto, ma il partito resta diviso. Damiano minaccia un «ping pong» del testo. Sel e M5S si alzano senza votare. E Sacconi stappa lo spumante, in siciliano: «Comu finisci, si cunta. Ne riparliamo alla fine. Ma intanto io festeggio già ora, non mi pare che altri lo facciano»
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 19 settembre 2014
La Commissione Lavoro del Senato ha approvato la delega lavoro: il Jobs Act modificato dall’emendamento sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti così si avvia verso l’Aula, dove verrà votato martedì prossimo. Maurizio Sacconi, Ncd e presidente della Commissione, parla di «giornata storica». Secondo l’ex ministro del Lavoro del governo Berlusconi, infatti, ieri è defunto l’articolo 18. Il Pd invece resta diviso, a tratti nel caos, ma il dorso convintamente renziano che lo guida è già pronto a festeggiare con Sacconi e Pietro Ichino. Tutti gli 8 componenti Pd della Commissione del Senato hanno votato sì alla delega, mentre...