Politica
Il Pd strappa e prova con il finto Mattarellum
Legge elettorale Abbandonato l'Italicum dai suoi autori, sopravvive il metodo di procedere per strappi. Il relatore in commissione costretto a ritirare la sua proposta, non si è ancora dimesso ma il Pd punta a sostituirlo immediatamente. La nuova legge ruota attorno al divieto di voto disgiunto, un quasi obbligo alle (finte) coalizioni
L'aula di Montecitorio – Ansa
Legge elettorale Abbandonato l'Italicum dai suoi autori, sopravvive il metodo di procedere per strappi. Il relatore in commissione costretto a ritirare la sua proposta, non si è ancora dimesso ma il Pd punta a sostituirlo immediatamente. La nuova legge ruota attorno al divieto di voto disgiunto, un quasi obbligo alle (finte) coalizioni
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 17 maggio 2017
La storia dell’Italicum, la legge elettorale che l’Europa doveva copiarci e che Renzi si era appuntato al petto – «ho imposto la mia volontà» – potrebbe essersi conclusa per sempre ieri sera in commissione affari costituzionali alla camera. Il Pd l’ha rinnegata per l’ultima volta. Il relatore l’ha ritirata, anche se non si è ancora dimesso perché ha il sostegno delle minoranze. Decapitato dalla Corte costituzionale (via il ballottaggio), l’Italicum restava la base della possibile soluzione al problema che grava sul Palazzo: il rischio di tornare a votare con due leggi diverse per camera e senato, con la quasi certezza...