Alias Domenica

Il pensiero si nutre delle sue lacune

Il pensiero si nutre delle sue lacune

Psiche/corpo Influente scrittrice statunitense, Siri Hustvedt imbastisce un lungo itinerario nelle discipline della mente per criticare il credo cognitivista: «Le illusioni della certezza», da Einaudi

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 14 ottobre 2018
Due eventi, negli anni Cinquanta del secolo scorso, hanno segnato il dibattito tra le «due culture»: l’incontro del 1956, al College di Dartmouth (New Hampshire) tra i quattro «magnifici padri» dell’Intelligenza Artificiale (John McCarthy, Marvin Minsky, Nathaniel Rochester e Claude Shannon) e la recensione che Noam Chomsky scrisse nel 1959 al libro Verbal Behavior, dello psicologo comportamentista Burrhus Skinner. Da allora, con sviluppi ormai sterminati, una parte considerevole della cultura contemporanea si è impegnata a discutere cosa mai sia la mente, come funzioni, se mai possa darsi che la mente sia riproducibile, realizzabile o simulabile mediante dispositivi artificiali. Più avanti,...

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