Italia

Il pensionato “eroe” con la pistola non convince gli inquirenti

Il pensionato “eroe” con la pistola non convince gli inquirenti

Vaprio d'Adda (Mi) Si complica la posizione di Francesco Sicignano, il sessantacinquenne che due giorni fa ha ucciso un ladro di 22 anni che stava entrando nella sua villetta. Sulla vicenda, strumentalizzata da leghisti e destre varie, interviene anche il viceministro della Giustizia Enrico Costa (Ncd) dicendo che si potrebbe aprire una discussione sul concetto di legittima difesa: "Se si spara in casa perché si teme per la propria incolumità, ci si può pensare"

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 22 ottobre 2015
Il fatto di cronaca è da manuale. Francesco Sicignano, pensionato di 65 anni, uccide con un colpo di pistola un ladro di 22 anni che sta per introdursi nella sua villetta di Vaprio d’Adda, al confine tra Milano e Bergamo. Lo sparatore dice di aver subito altri tentativi di furto e di aver colpito per legittima difesa: se l’è ritrovato davanti e ha avuto paura anche per i suoi familiari. Ha raccontato questo, ma prima di essere smentito dalle ricostruzioni del pubblico ministero. Il ragazzo ucciso a bruciapelo è un giovane albanese, inutile aggiungere cosa possa significare questo particolare in...

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