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Il pericolo di contagio non è anagrafico ma ambientale

Il pericolo di contagio non è anagrafico ma ambientaleEx Ilva di Taranto – lapresse

Inquinamento e virus Il rischio di esposizione al coronavirus non è anagrafico ma ambientale, al punto che il sistema respiratorio di un bambino di 10 anni che ha la sfortuna di vivere a Bergamo o a Milano è molto più compromesso di quello di un ultra settantenne fumatore che vive nelle regioni meridionali

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 23 aprile 2020
Se fosse vera la notizia che la Fase 2 prevede un ulteriore inasprimento da applicare solo agli over 65, non c’è dubbio che ci troviamo in presenza di un atto illegittimo, ancorché privo di motivazioni scientifiche. Il rischio di esposizione al coronavirus non è anagrafico ma ambientale, al punto che il sistema respiratorio di un bambino di 10 anni che ha la sfortuna di vivere a Bergamo o a Milano è molto più compromesso di quello di un ultra settantenne fumatore che vive nelle regioni meridionali, fatta eccezione, forse, per la Campania. Se nelle aree maggiormente colpite come Lombardia, Veneto,...

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