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Il piagnisteo del Mose che non c’è

Il piagnisteo del Mose che non c’è – LaPresse

Venezia La risposta che le istituzioni, in primis la Regione Veneto e lo Stato (il Comune votò contro, ma oggi il sindaco Brugnaro, di centrodestra, è a favore), hanno messo in campo ha un nome solo: Mose. Anche in queste ore, si leva il piagnisteo di amministratori e politici che lamentano i ritardi nel completamento dell’opera. Ma il Mose non è «in» ritardo: il Mose è «il» ritardo

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 14 novembre 2019
La paura, il pericolo, avanzano a Venezia con un doppio passo: con i giorni, le notti, di catastrofe, come ieri, come il 4 novembre del 1966, e con la crisi strutturale dell’ecosistema lagunare, causata dalle manomissioni profonde (interramenti, scavi di nuovi canali, stravolgimento del regime idrodinamico e geologico) e dagli effetti locali della crisi climatica globale. Le due dinamiche – eventi eccezionali e mutamenti fondamentali, meteo e clima, marea ed ecosistema – vanno sempre più intrecciandosi e la notte del 12 novembre lo ha confermato tragicamente, come da tempo facevano già i rilievi sul campo, scientificamente. Il dramma odierno è...

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