Italia
Il Piano regionale e le ruspe abbattono i villini storici
Lo scempio di Roma Già demolita una palazzina liberty al quartiere Coppedè, sono oltre 500 le autorizzazioni in attesa. Le deroghe e i premi in cubatura autorizzati in origine da Polverini e poi confermati da Zingaretti. Italia Nostra: «Il ministero dei Beni culturali, la Regione e il Comune fermino la distruzione»
L'impressionante sequenza della demolizione, lo scorso ottobre, del villino Naselli al Coppedé di Roma: al suo posto sorgerà un palazzo in cemento
Lo scempio di Roma Già demolita una palazzina liberty al quartiere Coppedè, sono oltre 500 le autorizzazioni in attesa. Le deroghe e i premi in cubatura autorizzati in origine da Polverini e poi confermati da Zingaretti. Italia Nostra: «Il ministero dei Beni culturali, la Regione e il Comune fermino la distruzione»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 24 marzo 2018
Il primo palazzo liberty a cadere sotto la furia delle ruspe è stato il villino Naselli, del 1930, nel quartiere Coppedè. Il prossimo potrebbe essere villa Paolina di Mallinckrodt, del 1922, su largo XXI Aprile. Via gli eleganti loggiati art decò, i portoni in bugnato, le colonnine in barocchetto, la parola d’ordine è soltanto una: ruspa. Se a Roma non bastassero le buche, la spazzatura e i piccoli feudi mafiosi, adesso è arrivato il turno della distruzione del patrimonio architettonico e culturale. Con tanto di autorizzazione a demolire e a ricostruire – perlopiù palazzoni in cemento di otto o più...