Economia

«Il Pil non misura la vita»

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Crescita Tommaso Rondinella (Sbilanciamoci): «Esistono anche molti altri indicatori. Il problema non è includere nel Pil droga e prostituzione, ma la politica economica che insegue l’aumento della produttività a tutti i costi»

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 23 agosto 2014
Ha creato un vespaio di polemiche l’introduzione dell’economia illegale composta da droga, prostituzione, alcol e contrabbando nel calcolo del Prodotto interno lordo (Pil). Il governo ha posticipato la pubblicazione della nota di aggiornamento del Def al primo ottobre in attesa di contabilizzare a settembre un’incremento del Pil di circa il 2% (32 miliardi di euro). «Nel Pil è già compreso il calcolo dell’economia sommersa, cioè dei proventi dalle attività legali che si svolgono in nero – afferma Tommaso Rondinella, ricercatore e collaboratore della Campagna «Sbilanciamoci» – L’idea di includere l’economia illegale risale ad una decisione europea del 1995 ed esclude...

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