Internazionale
Il “pitbull di Bolsonaro” e gli altri, tanti voti a sfavore dell’Amazzonia
Elezioni brasiliane Anche negli Stati più colpiti dalla deforestazione e dall'agribusiness s’impongono i candidati della destra. Lula promette di fermare lo scempio se sar eletto presidente, ma con i governatori contro non sarà una passeggiata
Protesta indigena a San Paolo – Ap
Elezioni brasiliane Anche negli Stati più colpiti dalla deforestazione e dall'agribusiness s’impongono i candidati della destra. Lula promette di fermare lo scempio se sar eletto presidente, ma con i governatori contro non sarà una passeggiata
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 5 ottobre 2022
Di fronte al colossale scempio di cui è stato capace il governo Bolsonaro in materia ambientale, quello di domenica doveva essere, anche, un voto a favore dell’Amazzonia e degli altri ecosistemi del paese. Ma non è stato così. Dei nove stati che compongono la cosiddetta Amazzonia legale, i candidati di destra ne hanno conquistati già quattro (Acre, Mato Grosso, Roraima e Tocantins), ma almeno un altro è in mani bolsonariste: in Rondônia – dove, grazie alla crescita degli allevamenti bovini, si è registrato il maggiore tasso di deforestazione degli ultimi 10 anni – i due candidati giunti al ballottaggio, l’attuale...