Impianto Agip nel Delta del fiume Niger nel 2006 – Lapresse
Economia
Il pizzo nel pozzo nigeriano
Petrolio L’Alta corte federale della Nigeria toglie l’immenso giacimento Opl245 dalle mani di Eni e Shell, per vederci chiaro su una vecchia storia di tangenti, faccendieri e politici
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 29 gennaio 2017
La Nigeria ha battuto un colpo, e che colpo, nell’intricata vicenda «OPL245». Ovvero l’immenso blocco petrolifero acquisito nel 2011 dalle oil major Eni e Shell, una sorta di Eldorado offshore dell’oro nero dal momento che le sue riserve stimate ammontano a 9,23 miliardi di barili di greggio. Venerdì si è infatti saputo che l’Alta Corte federale del Paese africano ha sospeso la licenza per «OPL245» fino a quando l’unità anti-corruzione non avrà completato le sue indagini. La notizia fa il paio con quella di circa un mese fa relativa all’accusa di frode avanzata sempre dall’unità anti-corruzione nei confronti del ministro...