Internazionale

«Il polmone del mondo sta bruciando insieme con il nostro futuro»

«Il polmone del mondo sta bruciando insieme con il nostro futuro»Incendio nella foresta amazzonica; in basso Pablo Neri alla Fao

Amazzonia «Sono indispensabili politiche pubbliche per la protezione della foresta e per i diritti dei loro abitanti come dei piccoli produttori agricoli e dei poveri. Ma molti parlamentari sono foraggiati dall’agribusiness, e questo spiega il loro voto per l’abolizione di diverse aree protette», intervista a Pablo Neri, rappresentante degli agricoltori indigeni invitato a Roma dalla Fao

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 20 settembre 2019
«Lo sforzo per spegnere il rogo dell’Amazzonia è prioritario. Ma che cosa succederà poi nelle aree devastate? Non vogliamo che la foresta continui a essere soppiantata dal business della soia, dei pascoli, delle monocolture arboree, delle miniere». Pablo Neri ha 24 anni e il suo impegno per il clima è davvero in prima linea. Vive nello Stato del Pará, parte dell’Amazzonia legale. Là 514 famiglie coltivano nell’assentamento (insediamento) Palmaris Dois, organizzato dal Movimento Sem Terra-Mst. Pablo è stato invitato a Roma dal Meccanismo della società civile (Csm) che rappresenta piccoli produttori agricoli e popoli indigeni nel Comitato per la sicurezza...

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