Cultura
Il popolo scomparso nella crisi democratica
Un itinerario di letture sul passato presente Il ritorno della narrazione collettiva in chiave magica e infatiloide è un fattore di cui il fascismo storico prima, e oggi i populismi, si nutrono evitando la condivisione delle decisioni
Un’opera di Gaëtan de Séguin
Un itinerario di letture sul passato presente Il ritorno della narrazione collettiva in chiave magica e infatiloide è un fattore di cui il fascismo storico prima, e oggi i populismi, si nutrono evitando la condivisione delle decisioni
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 14 giugno 2019
La discussione sulla radice di questa lunga stagione populista, che da tempo ci accompagna e della quale il cosiddetto «sovranismo» è solo una variante intervenuta recentemente, non finirà di certo in tempi brevi. Posto che il populismo sia essenzialmente rappresentanza senza regole di garanzia, ovvero in assenza di Costituzione, così come il sovranismo raccolga l’esigenza di confini simbolici in un’epoca tanto globale quanto agorafobica, la riflessione sul loro manifestarsi ha come radice comune l’interrogativo della fine della politica in età moderna. Infatti, se la politica è esercizio inclusivo, ossia riconoscimento e inserimento di una pluralità di soggetti individuali e collettivi...