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Il populismo come forma di tecnologia comunicativa
La girandola di alleanze possibili dopo il 26J Il partito si candida a riparare i guasti della crisi e delle politiche neo-liberiste, vuole aggiustare e modernizzare, più che trasformare. L’etichetta «populista» è quindi utile a comprenderlo solo se si intende il populismo come quello che è
La girandola di alleanze possibili dopo il 26J Il partito si candida a riparare i guasti della crisi e delle politiche neo-liberiste, vuole aggiustare e modernizzare, più che trasformare. L’etichetta «populista» è quindi utile a comprenderlo solo se si intende il populismo come quello che è
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 22 giugno 2016
A pochi giorni dalle elezioni spagnole, dai sondaggi emerge un quadro uniforme: il primo partito dovrebbe essere ancora il PP di Rajoy (28-30%), la coalizione di Podemos e Izquierda Unida (Unidos Podemos) sarebbe seconda (24-26%), il Psoe terzo (20-22%), Ciudadanos quarto (13-15%). Uno dei temi più dibattuti in campagna è quello delle alleanze post-elettorali. Con chi si alleerebbero i diversi partiti? Si assiste a un paradosso. Tutti cercano di sedurre il partito socialista. Il PP gli propone una grande coalizione, Unidos Podemos un governo progressista, Ciudadanos un governo riformista. Tutti lo vogliono, ma il Psoe si nega. Non esprime preferenze....