Economia

Il potere feudale di Thyssen Krupp

Terni La «Terni» sballottata da una multinazionale all’altra, come un intralcio indesiderato

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 24 ottobre 2014
Per cent’anni, Terni e «la Terni» sono state un’unica cosa. La città sentiva che la fabbrica è stata costruita e fatta funzionare con il lavoro di generazioni di operai, fonte di sussistenza per migliaia di famiglie, era cosa sua. L’azienda sentiva a sua volta che la città le apparteneva – la dominava e, sia pure paternalisticamente, se ne sentiva responsabile. I dirigenti vivevano in città, gli operai li salutavano con deferenza in piazza e li andavano minacciosamente a cercare a casa per punirli dei licenziamenti. Il rapporto ha resistito, forse più sul piano della cultura e dei sentimenti che su...

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