Cultura

Il potere liquido del Panopticon

Il potere liquido  del Panopticon"Art In The Streets" di Lucy Nicholson/REUTERS – Reuters

Tempi presenti Con la Rete, la sottrazione dalle tecnologie del controllo non può limitarsi all’anonimato e all’invisibilità. Un sentiero di lettura a partire dai testi di Michel Foucault, Alice Goffman e dall’annuncio, non confermato, dell’identità dell’artista Bansky

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 9 luglio 2016
Il rapporto tra poteri e resistenze è anche una partita tra luce e ombra. E non si tratta di stabilire una volta per tutte un primato tra i due ambienti, piuttosto di tracciare la loro reversibilità tattica. Ma se è vero che il controllo oggi si gioca sulla necessità di prevedere il comportamento di soggetti liberi e mobili, ciò significa che la luce su cui si fonda dovrà partire dai soggetti stessi. Da qui, forse, la necessità di un elogio dell’ombra, a quarant’anni da Sorvegliare e punire di Michel Foucault e a più di sessanta da L’uomo invisibile, unico romanzo...

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