Internazionale
Il premier: «Non voglio immunità». E viene subito incriminato
Tel Aviv/Knesset Quella di ieri è stata una giornata in agrodolce per Benyamin Netanyahu. Mentre si trovava a Washington, per celebrare l’annuncio da parte di Donald Trump del «piano di pace» americano […]
Tel Aviv/Knesset Quella di ieri è stata una giornata in agrodolce per Benyamin Netanyahu. Mentre si trovava a Washington, per celebrare l’annuncio da parte di Donald Trump del «piano di pace» americano […]
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 29 gennaio 2020
Michele GiorgioGERUSALEMME
Quella di ieri è stata una giornata in agrodolce per Benyamin Netanyahu. Mentre si trovava a Washington, per celebrare l’annuncio da parte di Donald Trump del «piano di pace» americano particolarmente favorevole a Israele, il primo ministro ha dovuto ritirare la richiesta alla Knesset di immunità parlamentare, dopo l’incriminazione a suo carico in tre inchieste per corruzione, frode e abuso di potere. Netanyahu ha preferito evitare l’umiliazione della bocciatura, sicura, della sua richiesta da parte del parlamento. Su Facebook il premier ha sfogato tutta la sua rabbia. «Manderò in frantumi tutte le accuse», ha promesso rivolgendosi agli israeliani. Poi, riferendosi...