Internazionale
Il presidente iraniano Raisi: «Decideranno le forze armate quando e dove reagire»
Dopo Kerman e non solo Dopo Kerman e non solo. La sequenza di attacchi contro l’Iran e i suoi alleati mette la Repubblica islamica in una situazione scomoda. Secondo molti analisti e diplomatici iraniani Israele avrebbe tutto l’interesse a coinvolgere Teheran e gli Usa nel conflitto
Il presidente Ebrahim Raisi ieri in visita ai feriti dell'attentato di Kerman – Ansa
Dopo Kerman e non solo Dopo Kerman e non solo. La sequenza di attacchi contro l’Iran e i suoi alleati mette la Repubblica islamica in una situazione scomoda. Secondo molti analisti e diplomatici iraniani Israele avrebbe tutto l’interesse a coinvolgere Teheran e gli Usa nel conflitto
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 6 gennaio 2024
La continuazione del massacro di Gaza, l’assassinio di Razi Mousavi a Damasco, l’attentato contro Saleh al-Arouri a Beirut e l’attacco in Iraq alle Forze di mobilitazione popolare (Hashed al-Shaabi) sostenute da Teheran, stanno creando una situazione scomoda per la Repubblica islamica, che si vede costretta a reagire per mantenere il suo prestigio. Il presidente Raisi intervenendo ai funerali delle vittime dell’attentato terroristico del 3 gennaio, è stato chiaro: «La decisione di reagire – ha detto – spetta alle forze armate, che determineranno il momento e il luogo appropriati». Nonostante la rivendicazione da parte dell’Isis, l’identificazione di due attentatori e l’arresto...