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Il primo impiccato per rivolta e gli spari per umiliare la bellezza

Il primo impiccato per rivolta e gli spari per umiliare la bellezzaTeheran, un blocco stradale durante i tre giorni di sciopero generale

Iran Pena capitale per Mohsen Shekari. La denuncia dei medici: la polizia colpisce volti e genitali. Il bilancio delle vittime della repressione sale a 458. L’ultimo è un 21enne curdo

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 9 dicembre 2022
Il ventitreenne Mohsen Shekari lavorava in un caffè ed era un amante dei videogiochi. Arrestato durante le proteste, era stato processato il 10 novembre. È stato impiccato ieri mattina. Come d’abitudine in Iran, anche al tempo dello scià, gli è stata estorta una confessione,servita a comminare la pena capitale per il reato di mohabereh, «propaganda contro Dio». I capi d’accusa sono stati «l’aver bloccato una strada, l’aver partecipato ai disordini, l’aver estratto un’arma con l’intenzione di uccidere e l’aver accoltellato intenzionalmente un paramilitare basiji». QUESTA PRIMA impiccagione di un giovane che ha preso parte alle proteste, innescate dalla morte della...

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