È evidente che tutto questo clamore e i continui paragoni con l’ attuale papa celino tentativi di riportare in auge l’ idea di chiesa austera, potente, conservatrice.
Io ritengo Ratzinger una sorta di don Abbondio di alto rango che ha vissuto nell’ ossessione di ristabilire il potere anche e soprattutto politico della chiesa minando anni di conquiste in termini di autodeterminazione ed emancipazione soprattutto delle donne. Non che gli altri siano stati o lo sia l’ attuale, differenti. Tuttavia la sua visione arrogante, dittatoriale “cristiana europea”, fulcro del potere che ha sempre ricercato, lo ha condannato all’ ignavia e al rinunciare al trono.
E mi sono tornate in mente le parole di Wu Ming:
“Se contrapposto a ragione o a storia, «mito» diventa qualcosa di infondato e falso mentre nel senso comune è un dato di particolare interesse collettivo nelle società contemporanee, tale da suscitare stupore, meraviglia, entusiasmo e da esercitare fascino e produrre fenomeni di adesione, emulazione, partecipazione, mobilitazione.” Ahimè.