Politica
Il processo arranca e Majidi ricomincia lo sciopero della fame
Il mondo libero La 28enne curdo-iraniana prigioniera da 9 mesi in Calabria: «È estremamente depressa». Dubbi sui testimoni e sui traduttori. All’udienza di mercoledì saranno ascoltati i poliziotti, la sentenza è attesa per il 5 novembre
Maysoon Majidi durante l’udienza a Crotone del 24 luglio scorso. Foto di Silvia di Meo
Il mondo libero La 28enne curdo-iraniana prigioniera da 9 mesi in Calabria: «È estremamente depressa». Dubbi sui testimoni e sui traduttori. All’udienza di mercoledì saranno ascoltati i poliziotti, la sentenza è attesa per il 5 novembre
Pubblicato 2 mesi faEdizione del 13 settembre 2024
«Maysoon Majidi ha ricominciato lo sciopero della fame». A dirlo è il suo avvocato, Giancarlo Liberati, che ieri mattina l’ha sentita per telefono dopo averla incontrata nella mattinata di mercoledì. La regista e attivista curdo-iraniana, detenuta in Calabria, prima a Castrovillari e ora a Reggio, da oltre nove mesi per l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aveva già scelto di smettere di nutrirsi lo scorso maggio, arrivando a pesare appena 38 chili. «È estremamente depressa, nel corso del nostro incontro ha pianto ripetutamente», racconta il consigliere regionale Ferdinando Laghi, che giovedì è andata a farle visita in carcere. C’è anche tanta...