Alias Domenica
Il questore di Budapest che si rifiutò di sparare
Narrativa ungherese Forse furono proprio le sue origini popolari a spingere Sandor Kopacsi a schierarsi dalla parte dei ribelli, contro ogni ordine: «Abbiamo quaranta fucili compagno colonnello», da e/o
Narrativa ungherese Forse furono proprio le sue origini popolari a spingere Sandor Kopacsi a schierarsi dalla parte dei ribelli, contro ogni ordine: «Abbiamo quaranta fucili compagno colonnello», da e/o
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 23 ottobre 2016
A Budapest, e per l’esattezza a Buda sulla riva destra del Danubio, nella centralissima Fo Utca si erge un edificio straordinariamente tetro, che non fa nulla per dissimulare la funzione di carcere a cui nel corso della storia è stato più volte destinato. Sul retro, tra il filo spinato che cinge tuttora alcune finestre, una lapide ricorda che qui nel giugno 1958, tra le mura dell’allora Tribunale militare, fu condannato a morte e giustiziato Imre Nagy, l’uomo che durante la rivolta antisovietica dell’ottobre 1956 era stato proclamato a furor di popolo primo ministro della Repubblica popolare di Ungheria. Lungi dall’aver...