Visioni
Il quotidiano dell’Olocausto
Al cinema Da domani arriva nelle sale «Il figlio di Saul» di Lázló Nemes, candidato agli Oscar come miglior film straniero. Un’immersione nei campi di concentramento
Al cinema Da domani arriva nelle sale «Il figlio di Saul» di Lázló Nemes, candidato agli Oscar come miglior film straniero. Un’immersione nei campi di concentramento
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 20 gennaio 2016
Allo scorso festival di Cannes – era in gara, ha vinto il Gran premio della giuria – Il figlio di Saul è diventato subito un caso mediatico e il suo regista, Lázló Nemes, sia che si amasse sia che si criticasse il film un nome e un talento del cinema a venire. C’è il soggetto, l’Olocausto, il trauma del nostra Storia, ma soprattutto il giovane regista, all’opera prima, ha «osato» ricostruire la vita quotidiana nei campi attraverso gli occhi di un Sonderkommando, quei prigionieri utilizzati per garantire il funzionamento dei forni crematori. Saul Ausländer spoglia i deportati, li spinge nelle...