Italia
Il racconto di Greco, fotografo sulla nave dei soccorsi
Migranti Poco più grande di un peschereccio, un corridoio era occupato dalle salme. Una donna ha visto il figlio morire in acqua. Lo choc le ha provocato un aborto
– Giacomo Greco
Migranti Poco più grande di un peschereccio, un corridoio era occupato dalle salme. Una donna ha visto il figlio morire in acqua. Lo choc le ha provocato un aborto
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 15 agosto 2017
Alle 9.30 del mattino Giacomo Greco riceve una telefonata confidenziale: «La nave arriva in porto tra un’ora, sbrigati». Siamo a fine maggio, sono i giorni del G7 di Taormina. C’è Trump sull’isola e in Sicilia non sono ammesse presenze indesiderate. I manifestanti No G7 vengono ricacciati indietro a colpi di daspo. Stessa sorte per i migranti, a cui è negato l’approdo nei porti siculi. La Phoenix, dell’Ong maltese Moas, è già al largo della costa jonica da un giorno, tra Roccelletta e Simeri Crichi. Sarebbe dovuta sbarcare a Crotone nella mattinata del 26 maggio. In serata giunge voce, non confermata...