Internazionale
Il re benigno del sud globale, Pechino vuole la guida dei «paesi emergenti»
Vertice Brics Non solo Brasile, Russia e India: 43 stati in lista d'attesa. Per Pechino è lo stesso modello che adotta con Mosca: nessuna alleanza, nessun confronto e nessun obiettivo contro terzi, ma «un nuovo percorso di rispetto reciproco e progresso comune»
Xi Jinping insieme a Ramaphosa a Pretoria – Ap/Themba Hadebe
Vertice Brics Non solo Brasile, Russia e India: 43 stati in lista d'attesa. Per Pechino è lo stesso modello che adotta con Mosca: nessuna alleanza, nessun confronto e nessun obiettivo contro terzi, ma «un nuovo percorso di rispetto reciproco e progresso comune»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 23 agosto 2023
Lorenzo LampertiTAIPEI
Le persone che la pensano allo stesso modo non sono separate dalle montagne e dai mari. La Cctv, la televisione di stato cinese, introduce così il summit dei Brics a cui partecipa Xi Jinping. I media di Pechino stanno seguendo con grande enfasi il viaggio del presidente in Sudafrica. Con l’intensificarsi della competizione con gli Stati uniti, i Brics diventano d’altronde sempre più importanti per la Cina. Non un semplice acronimo per le economie emergenti, ma un manifesto politico di quel cosiddetto «sud globale» di cui Pechino vuole ergersi a capofila. L’interpretazione cinese è ben illustrata da quanto scritto ieri...