Lavoro

Il reddito del controllo sociale: contro i giovani, sanziona i poveri, sorveglia gli affetti

Il reddito del controllo sociale: contro i giovani, sanziona i poveri, sorveglia gli affettiA Pomigliano – Ansa

Workfare all'italiana La Camera approva, in seconda lettura, il decreto "reddito-quota 100". Entro il 29 marzo il Senato dovrà approvarlo in via definitiva. Analisi di un provvedimento molto richiesto in Lombardia, come in tutto il Sud, che nega ai giovani under 26 l'indipendenza, controlla la vita matrimoniale dei poveri e introduce in Italia la categoria del lavoro obbligatorio fino a 16 ore a settimana. Nel silenzio sconcertante delle opposizioni. Perché oggi è necessario uscire da rappresentazioni funzionalistiche, risarcitorie, lavoriste o pauperistiche della povertà e rivendicare un diritto sociale fondamentale al reddito di base

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 22 marzo 2019
Il sussidio di povertà in cambio di lavoro obbligatorio e incentivi alle imprese – definito impropriamente «reddito di cittadinanza» – le pensioni «Quota 100» e quelle di «cittadinanza» sono stati approvati ieri in seconda lettura alla Camera con 291 voti favorevoli, 141 contrari, 14 astenuti, tra cui i deputati LeU. Entro il 29 marzo il «decretone» dovrà terminare il viaggio parlamentare al Senato dove sarà approvato in via definitiva. Già esecutivi, in virtù del decreto del consiglio dei ministri, questi provvedimenti hanno riscosso l’attenzione, rispettivamente, di oltre 600 mila persone nelle prime due settimane di avvio del «reddito». Secondo lo...

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