Scuola

Il referendum contro la «Buona Scuola» non si farà, una sconfitta per tutti

Il referendum contro la «Buona Scuola» non si farà, una sconfitta per tuttiRoma, 2015: la protesta dei docenti contro la "Buona Scuola"

Movimenti Non sono state raggiunte le 500mila firme necessarie per chiedere il referendum abrogativo dei quattro punti più controversi della riforma della scuola di Renzi e del Pd. Le ragioni di una sconfitta che lascia nel caos un mondo offeso dall’arroganza dei riformatori vecchi e nuovi

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 13 ottobre 2016
Non si farà il referendum contro la «Buona Scuola». Il responso della Corte di Cassazione era atteso: i promotori dell’ultimo atto di resistenza contro la riforma schiacciasassi di Renzi e del Pd lo temevano sin dal giorno della consegna delle firme. La Corte ha ufficializzato il già parzialmente noto: non sono state raccolte le 500 mila firme necessarie per ciascuno dei quattro quesiti presentati: abolizione dello «school bonus», dell’alternanza scuola-lavoro, del preside-manager e della valutazione del merito. Finisce così la fase postuma della non brillantissima stagione di opposizione alla «Buona scuola. Era nata sotto i migliori auspici con uno sciopero...

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