Alias
Il regista e il suo doppio
Intervista In occasione della mostra a Cracovia dedicata alle locandine dei suoi film, un incontro con il cineasta polacco che ha raccontato le speranze e le disillusioni del suo paese attraverso la figura di Walesa. «I miei amori artistici? Sono pazzo di Hokusai e Hiroshige»
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Intervista In occasione della mostra a Cracovia dedicata alle locandine dei suoi film, un incontro con il cineasta polacco che ha raccontato le speranze e le disillusioni del suo paese attraverso la figura di Walesa. «I miei amori artistici? Sono pazzo di Hokusai e Hiroshige»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 14 giugno 2014
Giuseppe SediaCRACOVIA
L’attività di Andrzej Wajda è una traiettoria incommensurabile nella misura in cui la personalità dell’artista polacco sembra eccedere il ventesimo secolo. Una figura debordante proprio come quella di Lech Walesa interpretato da Robert Wieckiewicz in Walesa – L’uomo della speranza(2013), film di cesura sul crollo irreversibile di quella realtà che era stata imbastita su Varsavia. L’ultimo capitolo della trilogia non ufficiale degli uomini dimostra, come non mai, quanto i suoi film siano ancorati alla realtà del suo paese. L’esposizione di locandine tratte dalla sua filmografia – in mostra fino al prossimo 31 agosto al Museo nazionale di Cracovia – offre...