Alias Domenica
Il repertorio in falsetto di un dissacratore: Marino Moretti
Novecento italiano Il poeta di Cesenatico fu un avanguardista temperato, bollato con l’etichetta di crepuscolare. La nave di Teseo ripubblica, a cura di Renzo Cremante, la sua «strategica» auto-antologia del 1919
Filippo De Pisis, Natura morta marina, 1931
Novecento italiano Il poeta di Cesenatico fu un avanguardista temperato, bollato con l’etichetta di crepuscolare. La nave di Teseo ripubblica, a cura di Renzo Cremante, la sua «strategica» auto-antologia del 1919
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 14 giugno 2020
Fu alla presenza del poeta, seduto in prima fila con Ines sua sorella e vestale, che il 3 ottobre del 1975 si aprì a Cesenatico con un memorabile saluto di Gianfranco Contini il convegno su chi allora novantenne era il decano degli autori italiani, Marino Moretti, il cui festeggiamento avveniva a pochi metri dalla casa sul porto canale, reliquiario di una vita catafratta nel riserbo assoluto, dove si sarebbe spento quattro anni dopo. Il convegno non solo e non tanto rammentava l’autore delle celeberrime Poesie scritte col lapis (1910), crestomazia del crepuscolarismo, e vagliava il firmatario di novelle e romanzi...