Internazionale
Il ricatto turco agli Usa passa per l’Isis
Turchia Ankara stacca per alcune ore la corrente alla base di Incirlik da cui 2mila soldati statunitensi lanciano raid contro gli islamisti in Siria e la fa sorvolare dai caccia. Il segretario di Stato Kerry risponde alle accuse: Washington non è dietro il tentato golpe
La base aerea Incirlik in Turchia
Turchia Ankara stacca per alcune ore la corrente alla base di Incirlik da cui 2mila soldati statunitensi lanciano raid contro gli islamisti in Siria e la fa sorvolare dai caccia. Il segretario di Stato Kerry risponde alle accuse: Washington non è dietro il tentato golpe
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 19 luglio 2016
Marina CatucciNEW YORK
Uno degli esiti del mancato golpe in Turchia è la tensione sorta nei rapporti di questa nazione con gli Stati Uniti. Subito, sin dal ritorno di Erdogan al comando, la Turchia ha neppure troppo velatamente accusato l’America di essere dietro questo golpe e di star proteggendo Fethullah Gulen, l’imam e magnate turco che dal 1999 vive in auto-esilio in una tenuta super-protetta in Pennsylvania, e di cui il governo di Ankara chiede da tempo l’estradizione. Non ci sono state solo parole dure tra le due nazioni; per alcune ore è stata interrotta l’erogazione di corrente elettrica alla base aerea americana...