Internazionale

Il ricordo dell’invasione di Praga: «Eravamo ragazzini inconsapevoli, vivemmo due mesi chiusi nei tank»

Il ricordo dell’invasione di Praga: «Eravamo ragazzini inconsapevoli, vivemmo due mesi chiusi nei tank»

La testimonianza Kazimierz Kubica, polacco, oggi settantenne, uno dei soldati mandati ad invadere la Cecoslovacchia, ricorda il dramma di quelle settimane

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 22 agosto 2018
«Ci dissero che sarebbe stata solo un’esercitazione. Da una caserma della Polonia meridionale partimmo di notte. Eravamo in quattro nel nostro carrarmato. Il viaggio fu breve, durò tre ore. Quando arrivammo al confine, dalla radio il comando ci ordinò di schiacciare la sbarra in ferro. I militari cechi fuggirono impauriti. Soltanto allora capimmo che stavamo invadendo la Cecoslovacchia». Kazimierz Kubica, polacco, oggi settantenne, è figlio di Maria e Lucjan, due giovani che durante l’occupazione nazista della Polonia si conobbero in una fabbrica d’armi: «Mia madre fu impiegata con la forza. Aveva mani molto piccole che le permettevano di lavorare alla...

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